"MARCELLO CAMMI (1912 - 1995) è figlio di questo secolo.
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Ne fanno fede l'uso sapiente e spesso ardito della materia: le patine che danno all'argilla riflessi bronzei, l'abile trattamento che le conferisce la fibrosità del legno, i profili logorati, le forme ottuse, i tratti ridotti all'essenziale.
Nell’opera pittorica dominano le immagini della Liguria, il mare, i torrenti, le spiaggette ed i ritratti: figure umane dalle linee marcate, donne soprattutto, belle e misteriose, e poi personaggi simbolici, tratti da lontane e vicine mitologie.
Riappare qui evidente, come nelle sculture, lo stile personalissimo di Cammi, il suo primitivismo tra il metafisico e il naif.
Prevalgono i colori terrosi, che non mettono però mai tristezza, essendo anzi carattere dominante di Cammi l'ottimismo, la gioia di vivere" [testo tratto da MARCELLO CAMMI di Mario Giulian = l'analisi critica offre l'occasione per rammentare qui la figura fi un amico, che, morto prematuratamente, fu indefesso ammiratore e sostenitore di Marcello Cammi vale a dire il compianto Giancarlo Canale di Bordighera, pittore noto con lo pseudonimo artistico di Theo Chanel ]